I risultati del test
Su ognuno dei 6 siti è stata svolta una attività diversa.
• Google+ (follower). Uno di questi siti è stato promosso attraverso la rete di connessioni sociali, che ha portato 100 follower alla business page di Google+. Risultato: guadagno di 14,63 posizioni in Google.
• Google+ (voti). Un sito è stato promosso attraverso la rete di connessioni sociali, che ha portato 300 +1 al sito web. Risultato: guadagno di 9,44 posizioni in Google.
• Facebook. Un sito è stato promosso attraverso la rete di connessioni sociali, che ha portato 70 condivisioni al sito e 50 like alla business page di Facebook linkata dal sito. Risultato: guadagno di 6,9 posizioni in Google.
• Twitter (tweet e retweet). Un sito è stato promosso attraverso la rete di connessioni sociali, in totale sono stati ottenuti 50 fra tweet e retweet, che puntavano alla home page del sito. Risultato: guadagno di 2,88 posizioni in Google.
• Twitter (follower). Un sito è stato promosso attraverso la rete di connessioni sociali, che ha portato 1.000 follower all’account linkato al sito web stesso. Risultato: perdita di 1,22 posizioni in Google.
• Nessuna attività sui social. Su uno dei siti non è stata svolta alcuna attività sui social. Risultato: perdita di 0,11 posizioni in Google.
Conclusioni
A seguito di questi risultati TastyPlacement afferma che l’influenza delle attività sociali nel ranking sui motori di ricerca sia significativa, in modo particolare quella in Google+.
Non è una sorpresa che Google ritenga più rilevanti i voti/dati raccolti tramite il suo social (rispetto a quelli di terzi), ma in linea generale lo studio dimostrerebbe che i tutti i social devono ormai fare parte integrante di una strategia SEO.
E voi, che Social Network curate per la vostra azienda?